Le frizioni per trattori, al pari di quelle di auto, camion e motocicli, si basano su tre componenti fondamentali, vale a dire il
disco, lo spingidisco e il cuscinetto reggispinta. Il primo è composto da un materiale d'attrito come quello dei freni, nonché da una serie di molle per smorzare le vibrazioni al momento dell’innesto sugli ingranaggi del cambio; lo spingidisco invece è un insieme di lamelle che sono montate su di disco di acciaio. Infine il cuscinetto reggispinta è un dispositivo azionato in maniera meccanica o idraulica, e serve da collegamento tra disco e spingidisco. Il tutto viene comandato dal pedale della frizione, che al momento della spinta trasmette il moto sul cuscinetto reggispinta, situato nella parte centrale dello spingidisco, il quale si avvicina al cambio, facendo allontanare il disco dal volano, e di conseguenza impedendo la trasmissione del moto dell’albero motore a quello secondario del cambio. Se invece il pedale torna in posizione di risalita, reggispinta e spingidisco tornano verso il volano, facendo ruotare insieme spingidisco, disco e volano stesso. In particolare quest’ultimo si trova ad essere innestato sul profilo scanalato dell'albero del cambio, che girerà all'unisono col motore, trasferendo agli ingranaggi il moto. Da quello che abbiamo appena descritto, si capisce come la frizione sia un organo fondamentale e da manutenere correttamente; per questo la Cavalmoretti si occupa di realizzare, ricostruire e rifoderare frizioni per trattori di ogni tipo, al fine di mantenerne il perfetto funzionamento.